Nel panorama delle attività commerciali in vendita a Bologna ci troviamo spesso ad affiancare clienti interessati all’acquisto o alla cessione di tabaccherie.
Anche in questo caso il successo della compravendita dell’attività commerciale è legato ad una corretta valutazione del suo valore: è chiaro che, rispetto al caso di un bar o di un ristorante, ci saranno delle variazioni nell’elenco dei parametri da prendere in considerazione nel corso dell’analisi.
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La valutazione economica di una tabaccheria in vendita prevede l’analisi di fattori reddituali, fattori oggettivi e fattori soggettivi e dati economici.
Sono fattori oggettivi:
Sono fattori soggettivi:
Sono dati economici:
Essendo un immobile, per definizione, inamovibile, è determinante valutare il contesto in cui è inserita l’azienda, come del resto sono fattori immutabili, o quasi, il canone di locazione (si subentra in un contratto in corso) e le spese di utenza (forse ottimizzatili con un cambio di fornitore ma sempre con impatto marginale).
Pur essendo oggettiva la forza lavoro necessaria, rimane però soggettivo il numero delle maestranze richieste: dipende infatti dal numero dei titolari/soci subentranti che possono o meno ricoprire internamente le posizioni necessarie.
Le capacità relazionali sono quanto di più soggettivo esista non potendo, ovviamente, essere traslate.
Discorso diverso si applica alle competenze specifiche che, come tutte le “skills”, possono essere sviluppate ed affinate con tempo ed esperienza.
Le inclinazioni personali possono infine rappresentare un vero e proprio “acceleratore” e, se si ha fortuna, possono essere complementari all’attività (es. un amante dei sigari avrà vita più facile nel proporli, spiegarli e venderli nel proprio esercizio).
La componente economica è, nello specifico, determinata da due macrogruppi: aggi e corrispettivi.
All’interno degli aggi rientrano tutti quei servizi esclusivi della tabaccheria che prevedono una percentuale fissa (aggio, per l’appunto) per l’esercente a seconda del servizio fornito.
All’interno degli aggi rientrano tutti i generi di Monopolio, i servizi telematici ed i giochi. Questi particolari elementi non richiedono emissione di scontrino fiscale.
La tabaccheria ha una licenza che dà massima libertà di vendita quindi, tranne somministrare alimenti e bevande, è praticamente possibile commercializzare qualsiasi genere di articolo seguendo le proprie capacità ed inclinazioni.
Tutto quanto non rientra negli aggi deve essere scontrinato, come per un qualsiasi esercizio commerciale.
Eseguire tutte queste analisi e valutazioni in autonomia è complesso: il mercato è sempre in evoluzione e ogni cambiamento avrà delle conseguenze, sposterà degli equilibri.
Rivolgersi a consulenti specializzati nella compravendita di attività commerciali sarà pertanto la tua salvezza!
Se non l’hai ancora fatto ti consiglio di leggere il nostro primo articolo sull’importanza di rivolgersi ad un’agenzia per la vendita di attività commerciali.
La tabaccheria in vendita a cui sei interessato rispetta la regola dei due anni di gestione?
Ecco un’altra importante informazione che DEVI verificare prima di iniziare la trattativa.
Non tutti i proprietari di tabaccherie in vendita sanno che prima di poter mettere “dare in pasto al mercato” la propria attività commerciale è necessario dimostrare di averla gestita per almeno due anni consecutivi.
L’articolo 31 della Legge 1293 del 1957 che regola la cessione delle rivendite ordinarie stabilisce infatti che:
Le uniche eccezioni a questa “regola” sono rappresentate dai seguenti casi:
Esulano invece da questa regola le licenze speciali che seguono dinamiche e norme differenti che qui non affrontiamo citandole solo per completezza di informazioni.