Quali sono i requisiti necessari per classificare un’attività come artigianale

Feb 2, 2024

Maestri nella creazione di prodotti e servizi di altissima qualità, gli artigiani sono il “cuore pulsante” dell’economia di un Paese.

Nell’articolo di oggi approfondiremo quali sono i cinque requisiti previsti dalla legge di riferimento che sanciscono la nascita di un’impresa artigianale ed alcuni aspetti riguardanti la tassazione e i contributi.

Legge 443/85, il profilo di un “vero” artigiano

Da un punto di vista normativo la figura dell’imprenditore artigiano viene disciplinata dalla Legge 443/85 nei seguenti aspetti:

  • tipologie di attività esercitabili
  • forme giuridiche che l’’impresa può assumere

Dal latino artifex, che significa costruttore o creatore, l’artigiano è colui che svolge un’attività di prestazione di servizi o di produzione di beni trasformando, mediante un processo manuale o semi automatico, materie prime per creare un prodotto di qualità.

La nuova impresa artigiana può essere una ditta individuale, se l’imprenditore è anche titolare, oppure una società con più soci identificati come artigiani alla pari.

In quest’ottica l’imprenditore artigiano è tenuto a:

  • ricoprire ruoli direzionali e di gestione;
  • svolgere mansioni operative e produttive supportato da un certo numero di dipendenti entro i limiti previsti dalla norma.

Oltre a ricoprire il ruolo di titolare o socio partecipante, l’imprenditore artigiano può decidere di partecipare in un’altra azienda in qualità di socio di capitale o con altro titolo a patto che questa non interferisca con l’impresa artigiana principale.

Iscrizione all’albo delle imprese artigiane: tutti i requisiti

Lo status di impresa artigiana si ottiene soltanto attraverso l’iscrizione all’Albo: è necessario recarsi presso la Camera di Commercio competente entro trenta giorni successivi all’inizio dell’attività o da quando si è in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla Legge di riferimento.

Tale iscrizione ha natura costitutiva, questo vuol dire che in mancanza di questo documento non è possibile accedere le agevolazioni previste.

I requisiti fondamentali che sanciscono la nascita di un’impresa artigiana sono cinque e riguardano principalmente la sfera dimensionale, strutturale ed organizzativa.

I limiti dimensionali si riferiscono al numero di dipendenti che cambia in funzione della tipologia di impresa artigiana:

  1. IMPRESA ARTIGIANA CHE NON LAVORA IN SERIE: numero totale di dipendenti 22 di cui massimo 9 assunti regolarmente come apprendisti;
  2. IMPRESA ARTIGIANA CHE LAVORA IN SERIE: numero totale di dipendenti 9 di cui massimo 5 apprendisti. Questa casistica fa riferimento a realtà produttive dove le lavorazioni non sono completamente automatizzate;
  3. LAVORAZIONI ARTISTICHE, TRADIZIONALI e ABBIGLIAMENTO SU MISURA: impresa artigianale con un numero massimo di 32 dipendenti di cui massimo 16 apprendisti;
  4. IMPRESA ARTIGIANA DI TRASPORTI: numero di dipendenti pari a 8;
  5. IMPRESA ARTIGIANA EDILE: numero massimo di dipendenti 10 di cui massimo 5 apprendisti.

I limiti strutturali ed organizzativi riguardano:

  • lo scopo prevalente di un’impresa artigiana: attività manuali legate all’artigianato ovvero costruzione, fabbricazione, trasformazione, riparazione di un bene, lavorazione, manutenzione del bene e, in generale, tutte quelle inserite nell’elenco ufficiale delle attività artigiane;
  • l’organizzazione dell’impresa: deve essere pensata per permettere a tutti (soci, dipendenti, collaboratori) di operare liberamente con il lavoro professionale e personale;
  • la preminenza del lavoro sul capitale: il valore del lavoro gestito e strutturato in base a quanto stabilito dalla norma deve essere maggiore al valore del capitale investito e circolante;
  • le tipologie di attività che non possono essere svolte: agricole, commerciale di vendita, commerciale di intermediazione, somministrazione al pubblico di bevande e cibo. In presenza di attività miste viene applicato il criterio di prevalenza.

Tassazioni e contributi nelle attività artigianali

Eccoci all’ultimo aspetto interessante da valutare quando si è in procinto di costituire un’attività artigianale, quello fiscale.

L’importo di tasse dipende dal regime fiscale applicato. In presenza di un regime ordinario è previsto il pagamento dell’IRPEF con una tassazione percentuale basata sui seguenti scaglioni di reddito:

  • IRPEF 23%: fino a 15.000 euro di imponibile;
  • IRPEF 25%: da 15.000 a 28.000 euro di imponibile;
  • IRPEF 35%: da 28.001 a 50.000 euro di imponibile;
  • IRPEF 43%: oltre 50.000 euro di imponibile.

In presenza di un regime fiscale forfettario invece è prevista una tassazione del 5% per i primi 5 anni dall’apertura della Partita IVA mentre, dal 6 anno, si passa al 15%.

La Nuova Legge di Bilancio 2024 ha introdotto dei cambiamenti per i contributi previdenziali dovuti dagli artigiani legati al finanziamento della cassa integrazione per i lavoratori autonomi (ISCRO).

Nello specifico:

  1. Aliquota 2024: dal 1° gennaio 2024 sarà pari a 26.07%;
  2. Aumento aliquota contributi INPS: dal 1° gennaio 2024 aumento del 0.35% dell’aliquota dei contributi. Questo aumento è destinato all’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale) ovvero la cassa integrazione creata per supportare i lavoratori autonomi che si trovano in difficoltà a causa di riduzioni di fatturato.

Nel 2023 le aliquote base previste per gli artigiani erano pari al 24% (per artigiani e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni) e 23.25% (per coadiuvanti/coadiutori di età inferiore ai 21 anni).

 

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